Articolo a cura di Arianna Mecozzi
Strumenti a corda:
usati nelle composizioni musicali colte
OUD
Strumento molto noto della musica araba. Ci sono diverse scuole di pensiero riguardo l’origine di questo strumento. Il suo antenato potrebbe essere il “barbat”, un liuto usato nella Persia antica a 4 corde e ricoperto di pelle che successivamente venne costruito con la cassa armonica ricoperta di legno (Ud significa appunto legno). Oppure potrebbe derivare dalla “rababa”, che in persiano significa “strumento dal suono triste”, una primitiva forma di liuto ad arco con puntale che ha dato origine agli strumenti usati per accompagnare la recitazione delle preghiere e i Mawwal, canti o poemi epici improvvisati in dialetto con espressioni di lamento.
L’oud è costituito da una cassa armonica in legno ed un breve manico con la paletta terminale ricurva ad angolo retto. Alle sue quattro corde base ne fu aggiunta una quinta nel IX secolo, più tardi nacque il shashtar un liuto a sei corde di cui cinque doppie e una dal suono più acuto.
QANUN
Strumento di ottone e legno di forma trapezoidale con 72 corde accordate a gruppi di tre. Si suona orizzontalmente e il suono viene prodotto pizzicando le corde con le dita o con del plettri applicati agli indici. Il suo antenato è l’arpa egiziana, gli egiziani conoscevano l’arpa già nel 3000 A.C.
Strumenti a fiato
Possono essere divisi in tre famiglie principali: gli oboi, i flauti, i clarinetti.
OBOE o MIZMAR o ZIMR
Ha forma conica ed è in legno perfettamente liscio e rotondo, è lungo circa 40 cm. Ha sei o otto fori per le dita e un foro posteriore e si allarga in fondo per formare una campana. Il suonatore di questo strumento si chiama zummarin e per suonare questo strumento deve essere abile nella tecnica della respirazione circolare, praticamente deve soffiare una quantità costante d’aria nello strumento e mantenere dell’aria nelle guance. In Egitto esistono diversi oboi: sibs più piccolo del mizmar, infatti è di circa 30 cm.; aba o teld più grande 60 cm. circa.
NAY
Strumento molto antico, è un flauto di canna lungo 60 o 70 cm. ed è lo strumento principale del repertorio sia religioso che profano, ma quello che si usa nella musica colta è più lungo rispetto a quello che si usa nella musica popolare. Il suono che produce è dolce e vibrato.
ARGHOOL
Usato come accompagnamento ai canti epici a alle danze ed è lo strumento tipico della musica popolare rurale d’Egitto. Ha due canne di bambù legate insieme e cementate con bitume. La canna più piccola suona la melodia ed ha sei fori per le dita posti nel fondo, la canna più lunga produce il bordone ed è senza fori ed è formata da diverse parti o sezioni che si inseriscono l’una nell’altra.
Esistono diverse misure di arghool:
- il grande, ha la canna del bordone che arriva a misurare 2,50 metri, l’altra canna e di circa 70 cm. ma il suo uso, proprio per la sua grandezza e difficoltà nell’uso, è quasi totalmente scomparso.
- Il piccolo, lungo dai 60 agli 85 cm.
- La qurma che ha 2 canne della stessa lunghezza
- La zummara, con cinque o sei buchi in ogni canna.
Strumenti a percussione
ZAGAT o ZILL
Cimbali da dita in ottone, sono di forma circolare con diametro di circa 5 cm. Le loro origini sono antichissime e risalgono alle prime civiltà mesopotamiche, in base a ritrovamenti archeologici pare che i zagat venissero usati già nel 1200 A.C. durante riti religiosi. Sulla campana del cimbalo è fissato un elastico o un nastrino per il fissaggio alle dita. Vengono sistemati sul pollice e l’anulare di entrambi le mani e vengono battuti tra di loro.
TAMBURI A CORNICE
RIQQ o REQ
Piccolo tamburo a cornice di circa 24-28 cm. con solitamente cinque coppie di doppi cimbali inseriti all’interno della cornice. Un lato è ricoperto da pelle di capra o di pesce o ancora pelle sintetica…più gestibile perché non è soggetta all’umidità.
DUFF o TAR
Tamburo a cornice sacro senza cimbali, in origine suonato dalle sacerdotesse e successivamente anche dagli uomini durante i riti mistici Sufi. Si possono trovare duff di svariate misure, di solito va dai 35 ai 50 cm. con una cornice larga dai 5 ai 7 cm.. Anche qui la pelle può essere di capra, di pesce o sintetica.
BENDIR
Strumento a percussione simile al duff ma con la cornice più alta e quattro corde posizionate sul retro appoggiate alla pelle. Il suono è profondo e vibrato.
TAMBURI CILINDRICI
DARABUKA
Strumento a percussione a forma di calice ed a membrana singola. In Tunisia e in Marocco prende il nome di derbocka, in Turchia deblek, in Alto Egitto il termine darabuka viene spesso sostituito dal termine tabla. Il fusto di questo strumento in origine era costituito da una particolare argilla, da qualche anno a questa parte per la commercializzazione viene utilizzato anche una fusione di metallo, alluminio od ottone su cui viene applicata una membrana sintetica, tenuta con un cerchione fissato al fusto con delle viti, per accordare lo strumento. La darabuka non supera i 45 cm. di altezza, ma per quanto riguarda il diametro troviamo misure diverse che specificano la tipologia degli strumenti a percussione quali DARBUKA, SOMBATI, DOHOLLA
La doholla ha un suono più greve rispetto alla darbuka e alla sombati perché il suo diametro è più grande. Generalmente viene utilizzata come base d’accompagnamento per percussionisti solisti.
La sombati ha il diametro di circa 23-25 cm. e in base alla larghezza del diametro il suono varia e rispetto al suono della doholla ha comunque una tonalità più acuta.
DAVUL
Percussione araba nord africana, la grancassa da banda occidentale deriva da questo strumento e fu introdotta in Europa da truppe di fanteria turco ottomane nel XVIII secolo. E’ costituito da una grossa cassa di legno con pelle su entrambi i lati, con una forma poco profonda e la sua altezza è minore rispetto al diametro. Le due pelli sono di spessore diverso per variare la tonalità e sono tenute insieme da due cerchi ad ogni estremità, uno interno ed uno esterno, tenuti insieme da tiranti a forma di y. Il davul viene suonato in piedi, sostenuto sulla spalla da una cinghia e tenuto davanti in posizione obliqua e viene percosso in maniera decisa.